Nasce in Grecia nel VI secolo a. C. quando, per la prima volta, il popolo greco inizia a cercare un metodo di indagine razionale sull’origine delle cose e sulla natura dell’universo. Non è a caso, che va attribuita alla Grecia la nascita della filosofia: essa infatti, già molto sviluppata, trova fondamenta sul modello della polis. La democrazia dunque, di cui è protagonista, spinse i cittadini alla dialettica, al dibattito e al ragionamento.
Filosofia è dunque ricerca della Verità, conosciuta come Epistème (dal Greco επιστήμη), letteralemente “ciò che sta sopra”ed è un sapere certo, immutabile. È amore per un sapere che dervia dalla meraviglia, una meraviglia vista come paura per l’ignoto, ciò che porta dolore e sofferenza; ed è proprio per cercar rimedio a questo sentimento capendo ciò che non è ancora stato spiegato, che essa nasce.
I significati attribuiti alla verità che la filosofia pone sono due: il primo, come già nominato in precedenza, è l’epistème, un sapere fisso, incontrovertibile. L’altro è nota come alétheia che, al contrario, è un sapere chiaro, evidente ma che dev’essere svelato.
È spesso fraintesa la differenza tra
La filosofia ha un’affinità con il mito: entrambi rispondono infatti all’intento di dare nome alle cose e vincere il terrore verso la natura. La principale diffeenza sta nel logos (metodo) della filosofia che si accerta autentico e ragionevole
(Filosofia = Pensiero logico e razionale)
Il mito è una forma di conoscenza che spiega i fenomeni naturali sostituendo al caos una narrazione che riassicuri. Tutta via le spiegazioni sono fantasiose, non sorrette dalla ragione
(Mito = Pensiero poetico e fantastico)
Matthijs Hazen
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