domenica 6 giugno 2010

ERACLITO


Eraclito, celebre filosofo del 517 a.C , si distinse per il suo carattere molto superbo e orgoglioso, egli disprezzava completamente il popolo, motivo per cui, durante la sua vecchiaia si isolo' in un monte, dove poi mori' sbranato volontariamente dai suoi cani. Egli rivolge le sue riflessione all'uomo, e non alla natura, piu' in particolare si dedica alla "legge"(cosi' da lui definita) che governa il mondo.
Secondo Eraclito c'e' una netta opposizione tra Logos e Sensi. Il mondo ci appare molteplice attraverso i sensi, quest'idea di mondo pero' e' del tutto sbagliata, ed e' proprio quell'idea a cui si fermano gli uomini che non utilizzano il Logos, chiamati da Eraclito "I Dormienti". Gli enti secondo lui,sono in continuo mutamento, in divenire, e cio' non indica solo un passaggio dalla morte alla vita e viceversa ma anche un mutamento vero e proprio dell'ente in quanto soggetto al tempo. L'immagine che più rappresenta il divenire e' quella del fuoco, poiche' resta sempre se stesso pur essendo in continuo movimento e mutamento, esso puo' infatti assumere – dice il filosofo - gli aromi di tutto ciò che brucia, ma non puo' esso stesso essere assunto da altri. Gli enti, inoltre, sono in lotta tra di loro, ovvero ciascun ente e' quello che e' solamente in quanto rimane diverso dal suo contrario, come il giorno e la notte, ma se ogni ente non avesse un suo contrario, non esisterebbe. Secondo questo filosofo superbo, il mondo e' unico, ma ci appare molteplice attraverso i sensi. I saggi ed i filosofi sono coloro che quindi non si accontentano di cio' che vedono, ma vogliono capire la legge che governa il mondo, attraverso il logos.

"Non ascoltando me, ma il logos, e' saggio convenire che tutto e' uno".

Il mutamento degli enti viene rappresentato chiaramente dal Fiume, l'acqua del fiume scorre e non e' mai la stessa, gli enti quindi mutano continuamente.

Eraclito fissa tre significati importanti di LOGOS, che rimarranno uno dei punti di riferimento fondamentali per il pensiero greco:

Il logos e' la LEGGE che governa il mondo, il PENSIERO che comprende tale legge ed e' il LINGUAGGIO che la esprime.

Proprio grazie alla coincidenza fra questi tre significati, ossia fra il piano dell’essere (ontologico), del pensiero (logico) e del linguaggio, l’uomo può capire ed esprimere l’essere.


Mariacristina Alpago

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